PSICOLOGIA GIURIDICA
Consulenze tecniche
e perizie
Grazie alle esperienze e conoscenze tecniche
in campo giuridico-forense forniamo supporto a
Consulenti Tecnici, Avvocati e Privati.
Consulente Tecnico di Parte
e Perito
Perizie
Stragiudiziali
Consulenze Tecniche
d’Ufficio
Psicologia Giuridica a Monza
InTerapia è la prima realtà professionale organizzata nel campo della psicologia giuridica sul territorio di Monza e della Brianza.
Contraddistinta da un’equipe di psicologi giuridici, esperti in psicodiagnostica, pedagogisti, psichiatri e psicoterapeuti cognitivo-comportamentali, promuove un approccio multidisciplinare.
Cosa offre il Centro InTerapia
Forniamo ad Avvocati e ai propri assistiti professionisti debitamente formati e qualificati nel ruolo di Consulenti Tecnici di Parte, al fine di promuovere una collaborazione sinergica all’interno del procedimento in atto
Consulente Tecnico di Parte e Perito
Nel momento in cui viene disposta una C.T.U., i difensori delle parti possono a loro volta nominare dei Consulenti Tecnici di Parte (C.T.P.) che, oltre ad assistere alle operazioni del C.T.U. a norma dell’art. 194, partecipano all’udienza e alla camera di consiglio ogni volta che vi interviene il C.T.U.
Il lavoro del C.T.P. è caratterizzato da una particolare complessità e multidimensionalità: se da un lato il suo intervento ha l’obiettivo di verificare che il C.T.U. e il C.T.P. di controparte rispettino metodologie corrette ed esprimano giudizi fondati scientificamente, dall’altro ha un ruolo fondamentale di rete tra due discipline apparentemente distanti quale quella psicologica e quella giuridica, e di guida e supporto della parte all’interno della prassi valutativa. Per tali ragioni la nomina di un C.T.P. è utile per tre ordini di motivi.
Per che cosa è utile un tecnico di Parte?
Funzione di controllo sulle operazioni peritali: il C.T.P. segue progressivamente le operazioni poste in essere dal C.T.U. durante la consulenza d’ufficio, con l’obiettivo di verificarne la correttezza metodologica, formulare obiezioni, suggerimenti, osservazioni, deduzioni e controdeduzioni e presentare le proprie conclusioni convergenti o divergenti allo stesso C.T.U. Tali osservazioni e valutazioni devono essere prese effettivamente in considerazione dal C.T.U., pena la nullità delle sue conclusioni.
Funzione di raccordo e sinergie tra i distinti professionisti in campo: pur mantenendo la propria autonomia professionale, diviene fondamentale la possibilità di creazione di collaborazione e sinergie con l’avvocato della parte da un lato, con lo stesso C.T.U. dall’altro, il tutto nell’interesse dell’interno sistema familiare e soprattutto nel superiore interesse dei minori, che sono il nostro riferimento costante. Il C.T.P., inoltre, essendo un “tecnico” esperto può integrare positivamente le osservazioni del C.T.U. portando riflessioni nuove e magari alternative nell’interesse del proprio cliente e delle quali il C.T.U. potrà tenere conto. Il C.T.P. sarà presente durante tutte le operazioni peritali, avendo anche momenti di confronto con il C.T.U. e gli eventuali altri C.T.P.
Infine il C.T.P. interagisce in più momenti con il proprio cliente, sia prima dell’inizio della consulenza (con colloqui di conoscenza e con la lettura degli “atti”), che nel corso della C.T.U. medesima, svolgendo colloqui di riflessione e monitoraggio sull’andamento della consulenza. Questa funzione di sostegnoè fondamentale per la persona che si vede coinvolta in un procedimento approfondito e certamente complesso dal punto di vista procedurale, ma anche e soprattutto emotivo.
Affidati agli esperti in
psicologia giuridica
Perizie stragiudiziali
La perizia è l’analisi tecnica di una particolare situazione, che viene redatta da un esperto di psicologia, al fine indagare il rapporto causa-effetto tra l’evento traumatico e lo stato di malessere psicologico cagionato (danno biologico di natura psichica).
Per danno psicologico si intende sia ciò che causa un danno fisico nella psiche di una persona sia l’alterazione mentale che si verifica indipendentemente dalle lesioni fisiche. Il danno comunque è sempre provocato dalla correlazione tra l’evento traumatico e la struttura psichica dell’individuo.
Ai fini dell’accertamento del danno non patrimoniale, come è quello psichico, risulta necessaria un’indagine di carattere psicologico forense.
Lo psicologo forense viene indicato come la figura più idonea alla valutazione del danno psichico: rientra infatti tra le sue competenze quella di effettuare valutazioni sulla base di strumenti di indagine come il colloquio cinico, i test diagnostici, nonché la rilevazione degli elementi che connettono causalmente il disagio psichico con l’evento traumatico.
A sostegno degli studi Legali
Supportiamo Consulenti Tecnici nominati dal giudice nell’espletamento del proprio incarico, dall’analisi degli atti in causa alla stesura della relaziono di Consulenza Tecnica d’Ufficio. Ciò attraverso una personalizzazione del servizio adattata alle necessità specifiche dell’esperto, fornendo Collaboratori formati e Ausiliari esperti in psicodiagnostica.
Collaboratore e Ausiliario per Consulenze Tecniche d’Ufficio
Il Consulente Tecnico d’Ufficio (C.T.U.) è nominato dal giudice in qualità di ausiliario, coadiuvando il magistrato nello svolgimento di attività funzionalmente e, talvolta, sostanzialmente giurisdizionali. Il giudice, infatti, come recita l’art. 61 del c.p.c. “ha la possibilità di farsi assistere per il compimento di singoli atti o per tutto il processo da uno o più consulenti di particolare competenza tecnica”.
Tale figura fornisce al giudice strumenti necessari affinché egli si possa formare un’opinione precisa in riferimento a questioni ad alto contenuto tecnico, nelle quali è necessaria una preparazione specifica che non può essere in possesso del magistrato. In tali circostanze, quando il giudice ne ritiene necessaria la nomina, la funzione del C.T.U. è quella (v. art. 191, comma 1, c.p.c.) di dare risposta, utilizzando la propria specifica competenza tecnica, ai quesiti che il giudice gli pone nello stesso provvedimento di nomina. L’udienza di conferimento d’incarico risulta un momento significativo per il C.T.U., all’interno della quale non solo viene investito formalmente della propria funzione ma può svolgere un ruolo attivo.
All’interno di tale sede il C.T.U. ha l’obbligo di verificare l’adeguatezza del quesito richiesto dal giudice in relazione alla tipicità e complessità del caso, richiedendo:
- eventuale integrazione o ampliamento del quesito;
- autorizzazione a sentire soggetti esterni nel corso della valutazione (es. maestre, servizi sociali, medici di base, specialisti);
- autorizzazione ad avvalersi di:
- un collaboratore che lo affianchi nel corso delle indagini:
- nella gestione della richiesta giuridica nelle sue distinte fasi procedurali
- negli assessment testali interni
- nella stesura della relazione di consulenza tecnica d’ufficio.
- un ausiliario tecnico per l’eventuale necessità di somministrazione testala psicodiagnostica.
- un collaboratore che lo affianchi nel corso delle indagini:
Psicologia Giuridica
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