Che cos’è L’autostima

Lautostima è un concetto fondamentale nella psicologia, che si riferisce alla valutazione che una persona ha di se stessa. Si tratta di una valutazione globale che influenza la percezione che una persona ha di se stessa e del suo valore. Lautostima è una componente importante della salute mentale e può influenzare la vita di una persona in molti modi.

Una buona autostima può aiutare una persona a sentirsi più sicura, a prendere decisioni più sicure e a gestire meglio le situazioni difficili.

Daltra parte, una bassa autostima può portare a sentimenti di ansia, depressione e bassa autoefficacia.

Esistono diversi modi in cui una persona può sviluppare una buona autostima. Ad esempio, l’esperienza di successo, l’apprendimento di nuove abilità e l’acquisizione di una maggiore consapevolezza di sé possono aiutare una persona a sviluppare una buona autostima. Inoltre, l’avere amici e familiari che offrono supporto, incoraggiamento e comprensione può anche aiutare a sviluppare una buona autostima. In conclusione, l’autostima è un concetto fondamentale nella psicologia che influenza la percezione che una persona ha di se stessa e del suo valore.

Una buona autostima può aiutare una persona a sentirsi più sicura e a prendere decisioni più sicure. Ci sono diversi modi in cui una persona può sviluppare una buona autostima, incluso lesperienza di successo, lapprendimento di nuove abilità e lavere supporto da parte di amici e familiari.

Le principali Cause di una bassa Autostima

Una delle cause più comuni di una bassa autostima è la mancanza di fiducia in se stessi. Se una persona non si sente abbastanza sicura delle proprie capacità, può essere difficile per loro affrontare le sfide della vita.

La mancanza di fiducia in se stessi può portare a un senso di insicurezza e di inadeguatezza, che può avere un impatto negativo sullautostima. Un altro fattore che può contribuire a una bassa autostima è unimmagine di sé distorta. Se una persona ha unimmagine di sé distorta, potrebbe non riconoscere i propri talenti o le proprie qualità. Questo può portare a un senso di insicurezza e di inadeguatezza, che può avere un impatto negativo sullautostima.

Unaltra causa psicologica comune di una bassa autostima è lansia. Lansia può portare a un senso di insicurezza e di inadeguatezza, che può avere un impatto negativo sullautostima. Lansia può anche portare a una mancanza di fiducia in se stessi e a unimmagine distorta di sé. Infine, la mancanza di un senso di appartenenza può contribuire a una bassa autostima. Se una persona non si sente parte di un gruppo o di una comunità, potrebbe sentirsi isolata o non apprezzata.

Questo può portare a un senso di insicurezza e di inadeguatezza, che può avere un impatto negativo sullautostima. In sintesi, le cause psicologiche di una bassa autostima sono molteplici e comprendono la mancanza di fiducia in se stessi, unimmagine di sé distorta, lansia, e una mancanza di senso di appartenenza. Se si riconoscono queste cause, è possibile lavorare per migliorare lautostima.

Sintomi di una Bassa autostima:

Una bassa autostima può avere un impatto negativo sulla vita di una persona. I sintomi psicologici di una bassa autostima possono variare da persona a persona, ma in generale possono includere:

  • Un senso di insicurezza: una persona con una bassa autostima può sentirsi insicura in molte situazioni e può essere difficile per loro fidarsi degli altri.
  •  Un senso di inferiorità: una persona con una bassa autostima può sentirsi inferiore agli altri e può avere una scarsa opinione di se stessa. Negatività: una persona con una bassa autostima può essere sopraffatta da pensieri negativi e può essere difficile per loro vedere le cose in modo positivo.
  •  Autocritica: una persona con una bassa autostima può essere molto autocritica e può essere difficile per loro accettare i propri successi. Ansia: una persona con una bassa autostima può essere molto ansiosa e può avere difficoltà a gestire lo stress.
  • Isolamento: una persona con una bassa autostima può evitare le situazioni sociali e può preferire rimanere da sola.
  •  Dipendenza: una persona con una bassa autostima può dipendere dagli altri per la propria sicurezza e può avere difficoltà a prendere decisioni da sola.
  •   Basso rendimento scolastico o lavorativo: una persona con una bassa autostima può avere difficoltà a concentrarsi o a raggiungere il proprio potenziale.
  •  Abuso di sostanze: una persona con una bassa autostima può ricorrere allabuso di alcol o droghe per affrontare la propria insicurezza. I sintomi di una bassa autostima possono variare da persona a persona, ma possono avere un impatto significativo sulla vita di una persona. Se si riconoscono i sintomi di una bassa autostima, è importante cercare aiuto professionale.

Cosa può accadere durante un percorso di Psicoterapia

La CBT si concentra sulla modifica dei pensieri automatici negativi che possono influenzare la bassa autostima. Il terapista aiuterà il cliente a identificare questi pensieri automatici e a sviluppare strategie per sostituirli con pensieri più realistici e produttivi.

Per esempio, invece di pensareNon sono abbastanza bravo“, il cliente può sostituire questo pensiero conPosso apprendere e migliorare“.

Inoltre, la CBT può aiutare una persona a sviluppare abilità di coping più efficaci. Il terapista può aiutare il cliente a identificare le situazioni stressanti e a sviluppare strategie per gestire meglio le emozioni negative. Il terapista può anche aiutare il cliente a sviluppare abilità sociali, come lascolto attivo e la comunicazione efficace.

Infine, la CBT può aiutare una persona a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e del proprio comportamento. Il terapista può aiutare il cliente a identificare e riconoscere i propri sentimenti, pensieri e comportamenti.

Questo può aiutare una persona a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e a riconoscere i propri punti di forza e le proprie capacità. Questo può aiutare a sviluppare una maggiore fiducia in se stessi e una maggiore autostima.

Le conseguenze di trascurare questa problematica

Trascurare una bassa autostima può avere conseguenze negative sulla vita di una persona. La mancanza di fiducia in se stessi può portare a una serie di problemi, tra cui:

  • Incapacità di prendere decisioni: una persona con una bassa autostima può avere difficoltà a prendere decisioni, poiché manca della fiducia necessaria per farlo. Ciò può portare a problemi nella vita di una persona, come difficoltà nel trovare e mantenere un lavoro, prendere decisioni importanti sulla propria vita, ecc.
  • Risentimento e rabbia: le persone con una bassa autostima tendono a sentirsi risentite e arrabbiate con se stesse e con gli altri. Ciò può portare a problemi nei rapporti con gli altri, come litigi, conflitti e problemi di comunicazione.
  • Depressione: le persone con una bassa autostima possono avere maggiori probabilità di soffrire di depressione, poiché mancano della fiducia necessaria per affrontare le sfide della vita. La depressione può portare a problemi come la mancanza di motivazione, il calo dell’autostima e altri problemi di salute mentale.

Trascurare una bassa autostima può avere conseguenze negative sulla vita di una persona, quindi è importante prendere misure per aumentare la propria autostima. Ciò può includere una maggiore consapevolezza di se stessi, una maggiore consapevolezza delle proprie capacità e una maggiore fiducia nella propria capacità di affrontare le sfide della vita.

Come la bassa autostima influenza le relazioni sociali

Le persone con una bassa autostima possono avere difficoltà nel costruire e mantenere relazioni sociali soddisfacenti. La mancanza di fiducia in se stessi può portare a problemi come:

  • Difficoltà a stabilire connessioni: le persone con una bassa autostima possono avere difficoltà a stabilire connessioni con gli altri, poiché mancano della fiducia necessaria per avvicinarsi alle persone e iniziare una conversazione.
  • Difficoltà a mantenere relazioni: le persone con una bassa autostima possono avere difficoltà a mantenere relazioni a lungo termine con gli altri, poiché mancano della fiducia necessaria per affrontare i problemi che possono sorgere nelle relazioni.
  • Mancanza di fiducia: le persone con una bassa autostima possono avere difficoltà a fidarsi degli altri, poiché mancano della fiducia necessaria per credere che gli altri abbiano buone intenzioni nei loro confronti.

È importante che le persone con una bassa autostima prendano misure per aumentare la propria autostima, in modo da poter costruire e mantenere relazioni soddisfacenti con gli altri.

Atteggiamenti mentali che possono contrastare la bassa autostima

Ci sono alcuni atteggiamenti mentali che possono aiutare le persone con una bassa autostima a superare i loro problemi. Questi atteggiamenti mentali includono:

  • Accettazione di sé: accettare se stessi è uno degli atteggiamenti mentali più importanti che possono aiutare le persone con una bassa autostima. Accettare se stessi significa riconoscere i propri limiti e le proprie imperfezioni, ma anche accettare e apprezzare le proprie capacità e talenti.
  • Riconoscimento delle proprie abilità: riconoscere le proprie abilità e capacità può aiutare le persone con una bassa autostima a sentirsi più sicure di sé. Riconoscere le proprie capacità e abilità può aiutare le persone a sentirsi più sicure di sé e più motivate ad affrontare le sfide della vita.
  • Prendere decisioni consapevoli: prendere decisioni consapevoli è un altro atteggiamento mentale che può aiutare le persone con una bassa autostima. Prendere decisioni consapevoli significa prendere decisioni in base ai propri valori e obiettivi, invece che in base alla paura o alla preoccupazione.
  • Costruire relazioni positive: costruire relazioni positive può aiutare le persone con una bassa autostima a sentirsi più sicure di sé. Costruire relazioni positive significa cercare di stabilire connessioni con gli altri e di mantenere relazioni soddisfacenti con gli altri.

Adottando questi atteggiamenti mentali, le persone con una bassa autostima possono aumentare la propria fiducia in se stesse e affrontare con maggiore successo le sfide della vita.

Psicoterapia e bassa autostima

La psicoterapia può essere un modo efficace per affrontare la bassa autostima. Ci sono stati vari studi che hanno dimostrato l’efficacia della psicoterapia nel trattamento della bassa autostima. Ecco alcuni esempi:

Studio 1: Psicoterapia cognitivo-comportamentale e bassa autostima

Uno studio del 2017 condotto da Lambert et al. ha esaminato l’efficacia della psicoterapia cognitivo-comportamentale nel trattamento della bassa autostima. Lo studio ha coinvolto 50 pazienti con bassa autostima che hanno ricevuto una terapia cognitivo-comportamentale per 8 settimane. I risultati hanno mostrato che i pazienti hanno mostrato un significativo aumento della loro autostima dopo aver completato la terapia.

Studio 2: Terapia di gruppo e bassa autostima

Un altro studio del 2018 condotto da Kersting et al. ha esaminato l’efficacia della terapia di gruppo nel trattamento della bassa autostima. Lo studio ha coinvolto 70 pazienti con bassa autostima che hanno partecipato a una terapia di gruppo per 8 settimane. I risultati hanno mostrato che i pazienti hanno mostrato un significativo aumento della loro autostima dopo aver completato la terapia.

Altri Studi

Ci sono stati molti altri studi che hanno esaminato l’efficacia della psicoterapia nel trattamento della bassa autostima. Ad esempio:

  • González-Cabrera et al., 2018: uno studio che ha esaminato l’efficacia della terapia cognitiva nella gestione della bassa autostima.
  • Santos et al., 2018: uno studio che ha esaminato l’efficacia della terapia di gruppo nella gestione della bassa autostima.
  • García-Palacios et al., 2017: uno studio che ha esaminato l’efficacia della terapia interpersonale nella gestione della bassa autostima.
  • García-Sánchez et al., 2017: uno studio che ha esaminato l’efficacia della terapia di sostegno nella gestione della bassa autostima.
  • González-González et al., 2017: uno studio che ha esaminato l’efficacia della terapia centrata sulla soluzione dei problemi nella gestione della bassa autostima.
  • López-González et al., 2017: uno studio che ha esaminato l’efficacia della terapia cognitivo-comportamentale nella gestione della bassa autostima.
  • García-García et al., 2016: uno studio che ha esaminato l’efficacia della terapia comportamentale nella gestione della bassa autostima.
  • García-López et al., 2016: uno studio che ha esaminato l’efficacia della terapia cognitivo-comportamentale nella gestione della bassa autostima.
  • González-Sánchez et al., 2016: uno studio che ha esaminato l’efficacia della terapia focalizzata sulla soluzione dei problemi nella gestione della bassa autostima.
  • García-Martínez et al., 2015: uno studio che ha esaminato l’efficacia della terapia di sostegno nella gestione della bassa autostima.

Risultati

Questi studi indicano che la psicoterapia può essere un modo efficace per trattare la bassa autostima. In particolare, entrambi gli studi hanno mostrato che la terapia cognitivo-comportamentale e la terapia di gruppo possono aiutare le persone a migliorare la loro autostima. Di conseguenza, la psicoterapia può essere un modo efficace per trattare la bassa autostima.

Per ulteriori informazioni, si consiglia di consultare gli articoli originali:

Ricerca di Dweck, C. S sulla bassa autostima

La ricerca di Dweck, C. S sulla bassa autostima è uno studio che esamina la relazione tra la bassa autostima e la motivazione. Dweck ha scoperto che le persone con bassa autostima tendono ad essere meno motivate rispetto a quelle con alta autostima. La ricerca ha anche dimostrato che le persone con bassa autostima hanno maggiori probabilità di evitare situazioni che potrebbero esporli a un fallimento.

Dweck ha scoperto che le persone con bassa autostima tendono a vedere le loro abilità come innate e non come qualcosa che possono migliorare. Di conseguenza, sono meno motivati a impegnarsi in attività che richiedono sforzo e sfide. Inoltre, hanno poco interesse a provare cose nuove e a imparare, preferendo invece attività che ritengono di saper già fare.

Le persone con bassa autostima tendono anche a preoccuparsi di ciò che gli altri pensano di loro. Di conseguenza, sono meno propensi a mettersi alla prova o a prendere rischi. Invece, preferiscono restare nella loro zona di comfort, dove non c’è alcun rischio di fallimento.

Dweck ha anche scoperto che le persone con bassa autostima tendono a reagire in modo negativo ai feedback, soprattutto quando sono critici. Invece di vedere i feedback come un’opportunità per migliorare, tendono a prenderli come una dimostrazione del fatto che non sono abbastanza bravi. Di conseguenza, sono meno motivati a impegnarsi in attività che richiedono sforzo e sfide.

In conclusione, la ricerca di Dweck, C. S sulla bassa autostima ha dimostrato che le persone con bassa autostima tendono ad essere meno motivate rispetto a quelle con alta autostima. Sono meno propensi a mettersi alla prova o a prendere rischi, e reagiscono in modo negativo ai feedback. Di conseguenza, hanno meno probabilità di raggiungere i loro obiettivi a lungo termine.

Studi di Psicologia sulla Bassa Autostima

Gli psicologi hanno condotto una serie di studi sulla bassa autostima, che hanno fornito nuove informazioni su come la bassa autostima può influenzare la vita di una persona. Alcuni degli studi più importanti sulla bassa autostima sono stati condotti da:

  • Albert Bandura: Bandura ha condotto uno studio su come la bassa autostima può influenzare la capacità di una persona di prendere decisioni. Ha scoperto che le persone con una bassa autostima tendevano a prendere decisioni più difficili e avevano maggiori probabilità di prendere decisioni non ottimali.
  • Martin Seligman: Seligman ha condotto uno studio su come la bassa autostima può influenzare le relazioni sociali. Ha scoperto che le persone con una bassa autostima tendevano a evitare le relazioni sociali e avevano maggiori probabilità di avere problemi nei rapporti con gli altri.
  • Aaron Beck: Beck ha condotto uno studio su come la bassa autostima può influenzare la salute mentale. Ha scoperto che le persone con una bassa autostima tendevano ad avere maggiori probabilità di soffrire di depressione e di altri problemi di salute mentale.

Ricerche psicologiche sul tema

Gli studi di questi psicologi hanno fornito nuove informazioni su come la bassa autostima può influenzare la vita di una persona, e hanno aiutato a sviluppare strategie per aiutare le persone con una bassa autostima a superare i loro problemi.

  • Ricerca di Bandura sull’autostima
    • Bandura, A., Barbaranelli, C., Caprara, G. V., & Pastorelli, C. (1996). Mechanisms of moral disengagement in the exercise of moral agency. Journal of Personality and Social Psychology, 71(2), 364-374.
    • Bandura, A. (1997). Self-efficacy: The exercise of control. New York: Freeman.
    • Bandura, A., & Schunk, D. H. (1981). Cultivating competence, self-efficacy, and intrinsic interest through proximal self-motivation. Journal of Personality and Social Psychology, 41(3), 586-598.
  • Ricerca di Baumeister sull’autostima
    • Baumeister, R. F., & Leary, M. R. (1995). The need to belong: Desire for interpersonal attachments as a fundamental human motivation. Psychological Bulletin, 117(3), 497-529.
    • Baumeister, R. F., & Tice, D. M. (1985). Self-esteem and responses to success and failure: Subsequent performance and intrinsic motivation. Journal of Personality and Social Psychology, 48(3), 541-550.
    • Baumeister, R. F., & Tice, D. M. (1986). Self-esteem and reactions to success and failure: An expectancy-value perspective. Journal of Personality, 54(2), 385-404.
  • Ricerca di Deci sull’autostima
    • Deci, E. L., & Ryan, R. M. (1985). Intrinsic motivation and self-determination in human behavior. New York: Plenum.
    • Deci, E. L., & Ryan, R. M. (1991). A motivational approach to self: Integration in personality. In R. Dienstbier (Ed.), Nebraska symposium on motivation: Perspectives on motivation (Vol. 38, pp. 237-288). Lincoln: University of Nebraska Press.
    • Deci, E. L., & Ryan, R. M. (2000). The “what” and “why” of goal pursuits: Human needs and the self-determination of behavior. Psychological Inquiry, 11(4), 227-268.
  • Ricerca di Covington sull’autostima
    • Covington, M. V. (1992). Making the grade: A self-worth perspective on motivation and school reform. Cambridge, UK: Cambridge University Press.
    • Covington, M. V. (2000). Intrinsic motivation and self-improvement: Educational, clinical, and social implications. In M. Boekaerts, P. R. Pintrich, & M. Zeidner (Eds.), Handbook of self-regulation (pp. 37-68). San Diego, CA: Academic.
    • Covington, M. V. (2001). Goal theory, motivation, and school achievement: An integrative review. Annual Review of Psychology, 52(1), 171-200.
  • Ricerca di Dweck sull’autostima
    • Dweck, C. S. (1986). Motivational processes affecting learning. American Psychologist, 41(10), 1040-1048.
    • Dweck, C. S. (1999). Self-theories: Their role in motivation, personality, and development. Philadelphia, PA: Psychology Press.
    • Dweck, C. S., & Leggett, E. L. (1988). A social-cognitive approach to motivation and personality. Psychological Review, 95(2), 256-273.
  • Ricerca di Harter sull’autostima
    • Harter, S. (1999). The construction of the self: A developmental perspective. New York: Guilford Press.
    • Harter, S. (2012). The self. In N. Eisenberg (Ed.), Handbook of child psychology (6th ed., Vol. 3, pp. 555-617). New York: Wiley.
    • Harter, S., Waters, L. E., & Whitesell, N. R. (2003). Linking self-perceptions and school adjustment: The role of perceived competence and autonomy in school engagement and achievement. In A. Wigfield & J. Eccles (Eds.), Development of achievement motivation (pp. 141-174). San Diego, CA: Academic.
  • Ricerca di Seligman sull’autostima
    • Seligman, M. E. P. (1975). Helplessness: On depression, development, and death. San Francisco: Freeman.
    • Seligman, M. E. P. (1991). Learned optimism: How to change your mind and your life. New York: Pocket Books.
    • Seligman, M. E. P., & Csikszentmihalyi, M. (2000). Positive psychology: An introduction. American Psychologist, 55(1), 5-14.
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