Non devi trascinarlo dentro.

  • Capita di frequente di sentirsi titubanti nell’iniziare una terapia di coppia.
  • Spesso questa esitazione è radicata nella paura che la terapia di coppia possa esasperare i modelli di relazione.
  • È utile cercare di capire la resistenza del tuo partner in modo comprensivo e non giudicante.

Perché una terapia di coppia?

Chiedendo alle coppie che frequentano lo studio “Cosa vi porta qui?” spesso sento un partner rispondere: “Non lo so, è stata una sua idea. Non so perché sono qui.”

È una risposta onesta e con cui possiamo cominciare a lavorare. 

Ci sono molte ragioni per cui i partner sono riluttanti ad iniziare la terapia di coppia:

  • Alcuni non credono che la terapia di coppia possa migliorare davvero il modo in cui si vivono le relazioni. Anzi, qualcuno addirittura crede che possa effettivamente peggiorare i problemi di relazione e che sia meglio provare ad andare avanti (negando l’esistenza di quei problemi o aggrappandosi ad una sorta di pensiero magico che consente di credere che prima o poi quei problemi semplicemente svaniranno). 
  • Altri sono preoccupati per il costo e se varrà l’investimento. 
  • Altri ancora temono di essere incolpati per i problemi nella relazione, che saranno “coinvolti” dal loro partner e dal terapeuta. In conclusione: la terapia di coppia richiede di essere vulnerabile con il proprio partner e uno sconosciuto, e questa è una cosa spaventosa.

La terapia di coppia è supportata a tutti gli effetti da studi scientifici che ne confermano la validità e l’efficacia.

Uno dei metodi di terapia di coppia più noti e che garantisce risultati duraturi è la terapia focalizzata sulle emozioni (EFT) ; Il 90% delle coppie che intraprendono questo percorso, secondo recenti studi scientifici, migliora la propria relazione.  

Cosa accade in seduta

Come terapisti vediamo molte coppie presentare importanti disagi relazionali: litigi intensi, incomprensioni che allontanano sempre più i rispettivi partner, alcune coppie arrivano in terapia sull’orlo del divorzio. Il colloquio con il terapeuta permette di uscire dagli schemi distruttivi e negativi ormai consolidati permettendo di osservare la coppia e il singolo individuo da un’angolazione diversa, così da concedersi una nuova opportunità relazionale. 

Il ruolo del terapeuta è identificare i modelli negativi in ​​una relazione e facilitare le conversazioni che condurranno la coppia oltre il noto modello negativo, disfunzionale, e verso la connessione. 

È importante che entrambi i partner sappiano che la maggior parte dei cicli negativi nelle relazioni sono sistemici, nel senso che sono un prodotto delle dinamiche della relazione, non un problema causato solo da uno dei due partner, e la terapia di coppia può aiutare i partner a vedere queste dinamiche in modo più chiaro, senza la necessità di colpevolizzare l’uno o l’altro.

Ma cosa fare se solo un membro della coppia è deciso ad intraprendere un percorso di terapia di coppia? Se il tuo partner si rifiuta di sottoporsi alla terapia, niente panico. La paura è valida, comprensibile; andare in terapia di coppia è spaventoso per la maggior parte delle persone. Ha perfettamente senso se si avvertono paure, disagi e persino resistenze.  

La chiave per una buona relazione, alla radice, è riuscire ad accettare le vulnerabilità proprie e/o del partner, con comprensione e sostegno. 

Un buon inizio è mostrare curiosità, interesse nelle resistenze proprie e altrui. Può darsi che il tuo partner non riesca ad ammettere che nella vostra relazione ci siano delle difficoltà. Digli che accetti questa paura e che ci sei per lui, sempre. 

Guarda cosa succede.

Oppure, se il tuo partner non vuole vedere un professionista, puoi sempre iniziare con qualcosa che gli sembra meno rischioso, come leggere un libro insieme su come connettersi meglio.

Puoi anche provare la terapia individuale per lavorare sul tuo ruolo nel modello di relazione negativo; sappiamo che se una persona cambia il proprio comportamento in una relazione, questo può cambiare il modo in cui funziona l’intera relazione.

È naturale essere preoccupati nel provare la terapia di coppia; il lavoro relazionale non è sempre semplice, vuol dire mettersi in gioco ed essere disponibili al cambiamento. 

Tu e il tuo partner dovrete scavare in cose difficili che potreste aver evitato, e questo può far emergere alcune emozioni faticose, dolorose. Tuttavia, se sei il partner titubante, sappi che molto probabilmente varrà la sfida e l’investimento. La terapia di coppia funziona e la scienza lo dimostra.  Affrontare i problemi a testa alta e con un professionista qualificato può solo portare un grande arricchimento nella vita di ciascuno di noi.

Articolo scritto dalla dott.ssa Lamponi Laura psicologa e psicoterapeuta del centro interapia di Monza

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