Grazie al continuo avanzamento tecnologico e digitale, la realtà virtuale non è mai stata così vicina e a portata di mano. La diffusione su larga scala di questa nuova tecnologia deve un grazie al mondo dei video games, in cui si possono osservare le giovani generazioni tra i maggiori beneficiari di questo sistema.

Ma cosa accadrebbe se la Realtà virtuale divenisse, non solo uno strumento ludico, ma anche di cura?
E se approdasse nello studio dello psicoterapeuta?

Se ciò accadesse, la Realtà Virtuale potrebbe essere utilizzata nel trattamento delle fobie specifiche, come ad esempio di guidare, di volare, delle altezze, degli animali. In questo modo la persona potrebbe “esporsi virtualmente” allo scenario temuto stando, nella realtà reale, in un contesto sicuro, ossia lo studio del terapeuta, che nel frattempo accompagnerebbe il paziente nell’esposizione, supportandolo nel monitoraggio dell’ansia e nell’adozione di strategie di rilassamenti.
O ancora, potrebbe essere utilizzata negli interventi di riabilitazione neurocognitiva in casi di decadimento cognitivo per stimolare la memoria, l’attenzione, attraverso scenari della vita quotidiana, come andare a fare la spesa.

Tutto ciò non è solo una speranza, è già possibile. La realtà virtuale è già approdata nello studio dello psicoterapeuta!
Durante l’intervento verranno illustrate le applicazioni della realtà virtuale nel contesto della salute mentale e verrò dato spazio ad esercizi pratici.

Intervento della Dott.ssa Anna Maria Mirto
Summit di Psicologia Saronno 2022

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