Amore e aggressività sono due sentimenti umani che sembrano essere agli antipodi l’uno dell’altro.

Tuttavia, c’è un fenomeno interessante e contro-intuitivo, noto come “cute aggression”, che mette in luce un aspetto affascinante della psicologia umana.

“Cute aggression” è un termine coniato da alcuni ricercatori dell’Università della California, utilizzato per descrivere un comportamento apparentemente paradossale: l’impulso a “schiacciare” o stringere dolcemente qualcosa o qualcuno, che viene considerato “adorabile”.

Questo fenomeno si manifesta spesso quando vediamo immagini o video di animali, neonati o oggetti estremamente carini. Nonostante la tenerezza e l’affetto che suscitano, molte persone avvertono un desiderio di esprimere un certo livello di aggressività verso di essi. Questo tipo di risposta viene definita “espressione dimorfa”, ossia costituita da due componenti emotive differenti.

L’aspetto paradossale della cute aggression sta nell’esperienza simultanea di forti sentimenti positivi e l’impulso di impegnarsi in comportamenti leggermente aggressivi, come schiacciare o pizzicare. È importante notare che l’aggressione coinvolta non è dannosa o violenta, ma piuttosto un’espressione gentile e controllata di affetto fisico.

Le radici della cute aggression

Molto della cute aggression è ancora in fase di studio e non esiste ancora una spiegazione definitiva del perché si verifichi. Tuttavia, alcuni psicologi hanno avanzato teorie per cercare di comprenderla meglio.

Teoria del Bilanciamento Emotivo

Una delle teorie più accreditate riguarda il concetto di bilanciamento emotivo. Secondo questa teoria, quando incontriamo qualcosa di estremamente carino, le emozioni positive che proviamo possono diventare così intense da sopraffarci. Il nostro cervello, quindi, potrebbe cercare di ripristinare un determinato equilibrio emotivo attraverso l’espressione di emozioni contrastanti, come l’aggressività.

Inoltre, l’aggressività potrebbe fungere da meccanismo di regolazione emotiva, ossia aiuterebbe nella riduzione dell’intensità emotiva associata alla tenerezza, al fine di gestire meglio le emozioni.

Legami con gli aspetti di Cura Materna

Alcuni ricercatori suggeriscono che la cute aggression potrebbe essere collegata all’istinto di cura materna. Questa teoria suggerisce che l’espressione di comportamenti aggressivi leggeri potrebbe essere un riflesso ancestrale dell’adattamento evolutivo che ha aiutato le madri a proteggere la prole. Esprimere una leggera aggressione verso qualcosa di carino potrebbe essere quindi un modo per far valere i nostri istinti di cura e garantire il benessere dell’altro.

Legame Sociale

La cute aggression potrebbe anche svolgere un ruolo nel legame sociale. Quando le persone si riuniscono attorno a un oggetto o una creatura carina ed esprimono comportamenti simili (come fare gesti giocosi aggressivi), potrebbe aumentare la coesione sociale e creare un’esperienza condivisa.

Altre espressioni dimorfe

Come specificato sopra, la cute aggression viene definita “espressione dimorfa”. Altre situazioni di questo tipo che spesso osserviamo sono le risate nervose: capita di osservare persone sotto pressione o in ansia che iniziano a ridere senza un motivo apparente; altre volte, invece, di fronte a una triste notizia, la pressione può portarci a una risata poco adeguata; un altro esempio, infine, sono le lacrime di gioia, per cui piangiamo perché ci sentiamo molto felici, ma la felicità provata in quel frangente rischia di ridurre il senso di controllo su noi stessi, quindi deve essere regolata. 

Conclusioni

La cute aggression è un fenomeno affascinante che rivela quanto sia complesso il nostro mondo emotivo. In un mondo in cui le emozioni spesso sfumano e si sovrappongono, la cute aggression ci ricorda che le risposte umane alle situazioni possono essere sorprendentemente complesse e contraddittorie.

Sebbene i ricercatori abbiano fatto progressi nella comprensione di questo fenomeno, continua a essere un’area di indagine in corso, che getta luce sull’interconnessione di emozioni, comportamento e psiche umana. Studi futuri sulla cute aggression potrebbero quindi aiutarci a svelare ulteriori dettagli su come funzionano le nostre emozioni e come queste possono influenzare il nostro comportamento. 

Aragón, O. R., Clark, M. S, Dyer, R. L., & Bargh, J. A. (2015). Dismophous expressions of positive emotion: Displays of both care and aggression in response to cute stimuli. Psychological science, 26(3), 259-273.

Articolo a cura della dott.ssa Michela Pagani Psicologa presso il centro di psicologia di Saronno

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