Per “abilità emotive” si intende una serie di competenze che i bambini e le bambine hanno nel riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni. Si tratta di aspetti fondamentali nella costruzione di capacità sociali, affettive e relazionali sia nei bambini sia negli adulti che saranno.

Il primo obiettivo che si pone un intervento volto a promuovere abilità emotive è nominare esattamente le emozioni, espandendo il vocabolario dei più piccoli. Ciò permette ai bambini di differenziare ad esempio la rabbia dalla tristezza o dalla noia o dalla frustrazione, che sono stati emotivi tra loro molto differenti ma non sempre facili da distinguere; inoltre nominare correttamente le emozioni permette ai bambini di comunicare come si sentono, favorendo simultaneamente un supporto più mirato da parte dell’adulto di riferimento. 

In terapia questa competenza si raggiunge con i bambini pressoché mediante attività ludiche. Alcune attività possono essere estese anche ai genitori, invitati ad esempio a ritagliare insieme ai figli/alle figlie dei volti di giornali o riviste e provare ad associare la corretta emozione che meglio rappresenta quella determinata configurazione facciale. 

Saper comunicare come stiamo ci permette di riconoscere anche la manifestazione emotiva di ciascuna emozione e di usare strategie per regolarla. Se ad esempio un bambino è molto arrabbiato e la rabbia lo porta a malmenare i compagni di classe, è fondamentale riconoscere quel comportamento come dato da rabbia e strutturare insieme al terapeuta delle strategie di gestione, ad esempio allontanarsi dai compagni prima di far loro del male, alzare la mano per avvisare le insegnanti che si è arrabbiati (favorendo frattanto un precoce intervento dell’adulto, prevenendo il verificarsi del problema) etc. Il bambino non potrà calmarsi se non sa da dove deriva lo stato di agitazione e malessere che percepisce e, in quanto tale, non saprà nemmeno chiedere aiuto. Agirà di impulso senza sapere cosa gli sta succedendo, sentendo in seguito alla propria azione impulsiva altre emozioni spiacevoli, come la tristezza, la colpa o la vergogna. Imparare le caratteristiche fisiche della rabbia e riconoscerla prima che si manifesti in maniera impulsiva è quindi essenziale. E questo vale per qualsiasi emozione.

Tutto ciò allena anche a un’altra competenza emotiva: riconoscere le emozioni nelle altre persone. Pensiamo a quanto questa abilità sia importante nelle relazioni amicali, sentimentali, familiari, lavorative etc. Se non riconosco che il mio/la mia partner è triste, come posso strutturare insieme a lui/lei delle modalità per stare meglio (come persona e come coppia)? Imparare a riconoscere fin da bambini le emozioni altrui è un allenamento per la vita presente e futura. A questo si lega strettamente il concetto di empatia, un’altra abilità emotiva che permette di mettersi nei panni degli altri, sentendo le emozioni che essi in quel momento stanno vivendo.

La competenza emotiva nei bambini implica anche abilità nell’orientare le proprie azioni e i propri comportamenti, come nel caso della rabbia e nell’esempio della tristezza sopra descritti. Riconoscendo le mie o altrui emozioni, posso scegliere quali comportamenti adottare. Uno dei padri fondatori della attuale Terapia cognitivo comportamentale è stato lo psicologo statunitense Albert Ellis, che aveva fondato un tipo di terapia che coniuga gli aspetti emotivi e comportamentali ai meccanismi mentali (pensieri). 

Secondo la Terapia Razionale Emotiva Comportamentale (REBT) di Ellis, i comportamenti e le emozioni che l’essere umano ha in determinate situazioni sono influenzate dal modo in cui queste stesse situazioni vengono pensate e valutate. Questo accade naturalmente anche nei bambini. Immaginiamo quindi quanto può essere utile ed efficace nella terapia con i bambini lavorare su emozioni, comportamenti e anche pensieri!

I bambini imparano a pensare in maniera più positiva e funzionale per il loro benessere (a scuola, a casa…), nominando le proprie emozioni, riconoscendo quelle nelle altre persone e trovando le più efficaci strategie di gestione emotiva.

BIBLIOGRAFIA

Di Giuseppe R. A., Doyle K. A., Dryden W. e Backs W. (2014). Manuale di terapia razionale emotiva comportamentale, Raffaello Cortina.

Di Pietro M. (2014), L’ABC delle mie emozioni, 4-7 anni. Programma di alfabetizzazione socio-affettiva secondo il metodo REBT, Erickson.

Di Pietro M. (2014), L’ABC delle mie emozioni, 8-13 anni. Programma di alfabetizzazione socio-affettiva secondo il metodo REBT, Erickson.

 

A cura di: Dott.ssa Silvia Bosio psicologa a Saronno

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