Nella procreazione medicalmente assistita (PMA), anche chiamata “fecondazione artificiale”, la coppia ricorre a questo metodo quando tutte le altre tecniche meno invasive non sono riuscite a produrre una gravidanza naturale.  

La PMA utilizza alcuni metodi terapeutici: si eseguono per prime le tecniche meno invasive, per passare poi, in caso di insuccesso, alle altre. Distinguiamo:

  • tecniche di primo livello: la fecondazione si realizza all’interno dell’apparato genitale femminile; questa è la tecnica meno invasiva.
  • tecniche di secondo e terzo livello: si tratta di interventi invasivi e certamente complessi, prevedono la tecnica di fecondazione in vitro.

Il tema dell’infertilità di coppia

L’infertilità è stata definita una vera e propria crisi di vita e rappresenta un evento difficile sul piano individuale e della relazione di coppia. Questa esperienza, infatti, è fortemente stressante per ambedue i partner perché viene profondamente minata l’identità di entrambi:

  • alla donna appare negata l’esperienza della maternità; 
  • per l’uomo la capacità riproduttiva può essere vissuta come rappresentazione stessa dell’impotenza sessuale.

Non solo il significato, ma anche le reazioni e il modo di vivere tale condizione sono differenti. Se la donna accetta maggiormente la propria responsabilità e tende sempre più ad evitare situazioni che le ricordano la propria condizione, l’uomo tende ad allontanarsi emotivamente cercando di risolvere praticamente le cose.

La difficoltà di concepimento può far entrare entrambi i partner in contatto con la dimensione della perdita delle aspettative e con ilfallimento di un progetto generativo. 

Quando la coppia chiede aiuto?

La mancata realizzazione del desiderio di procrearee la successiva diagnosi di infertilità sollecita intense reazioni emotive e stati d’animo: senso di fallimento della dimensione progettuale, delusione, impotenza, incertezza, angoscia, rabbia, derivata dalla convinzione di subire una sorta di ingiustizia, solitudine, senso di colpa, tristezza.

Tutto ciò mette a dura prova l’equilibrio psico-fisico dei singoli partner, ma anche il legame di coppia. Per questi motivi un percorso psicologico può aiutare a prepararsi psicologicamente a una gravidanza con PMA.

ll sostegno psicologico per la coppia: perché è importante

La consulenza psicologica può essere davvero utile a tutte quelle coppie che si trovano a dover affrontare il problema dell’infertilità. Con una consultazione psicologica, che si aggiunge a quella medica, si può valutare l’eventuale necessità della coppia di ricevere assistenza psicologica e affrontare le problematiche connesse a questo difficile percorso.

In Italia, i centri che si occupano di PMA, in qualsiasi fase del trattamento, assicurano ai propri pazienti l’accesso a supporto psicologico e consulenze di coppia.

Questi percorsi hanno come obiettivo quello di riuscire ad individuare la presenza di fattori psicologici coinvolti nella condizione di infertilità e di verificare eventuali come sterilità psicogene, problematiche di origine psicologica e condizioni d’ansia che interferiscono con la fertilità.

L’intervento psicologico è importante anchein ottica preventivaperché vuole garantire uno spazio in cui esternare i propri vissuti ed attribuire un significato alla propria esperienza. 

L’importanza di un percorso psicologico nel percorso di PMA 

La richiesta di unpercorso psicologico da parte della coppia può essere spontanea, oppure suggerita dal medico. Spesso, infatti, accade che in pochi casi la coppia richieda un aiuto psicologico e che la richiesta stessa arrivi solo dalla donna o dal curante.

La coppia necessita di uno spazio fisico e mentale in cui sentirsi legittimata ad esprimere le emozioni e in cui sentirsi sostenuta e accolta. Svolgere un intervento in tale ambito, non significa solo sostenere i partner nel corso dei trattamenti ma tener conto:

  • dello stato psicologico individuale e di coppia;
  • della storia familiare;
  • dei passaggi generazionali più importanti;
  • delle risorse esistenti in loro e nel contesto allargato nel quale sono inseriti.

Gli scopi principali del percorso di sostegno psicologicodurante il processo di PMA sono:  

  1. favorire il processo di accettazione, adattamento e ridefinizione del proprio progetto generativo; 
  1. favorire una comunicazione efficace tesa al confronto circa i significati della frustrazione provata per la difficoltà ad avere un figlio; 
  2. favorire il sostegno reciproco.

L’obiettivo principale della terapia è quello di lavorare nella direzione di ridefinizione del “successo” non solo come avvenuta gravidanza, ma come capacità stessa della coppia di ridefinirsi rispetto a tali eventi attraverso le risorse a propria disposizione.

Articolo a cura di Elisa Bezze psicologa e psicoterapeuta presso la sede di Saronno di Interapia

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