Inizio a pensare al cibo che mi proibisco di mangiare quando sono a dieta. In breve tempo, questo pensiero si trasforma in un desiderio irresistibile di mangiare. All’inizio, mangiare mi dà sollievo e conforto, ma presto non riesco più a controllarmi e mi abbuffo. Continuo a mangiare freneticamente finché non sono completamente sazia. Alla fine, mi sento molto in colpa e arrabbiata con me stessa e questo ha un effetto negativo sulla mia vita.

Sintomi del Binge Eating Disorder

Il sintomo cardine del disturbo Binge Eating Disorder sono le abbuffate, ovvero l’introduzione, in un tempo limitato, di una quantità di cibo superiore a quella che, persone non affette dal disturbo, mangerebbero nello stesso quantitativo di tempo.

La persona affetta da BED percepisce un vissuto di perdita di controllo sul cibo e una conseguente sensazione di disgusto, tristezza e senso di colpa, in assenza di comportamenti di compensazione.

Tale comportamento, per essere diagnosticato, deve essere vissuto con disagio e per almeno due volte alla settimana per un periodo di 6 mesi.

Come si Definiscono le Abbuffate

Le abbuffate rappresentano un comportamento alimentare complesso e spesso problematico, che può manifestarsi in diverse forme. Queste possono essere definite in base a vari criteri, tra cui la quantità di cibo consumata e la percezione del controllo durante l’episodio.

Abbuffata Oggettiva

Un’abbuffata oggettiva si verifica quando una persona consuma, in un periodo di tempo definito, una quantità di cibo significativamente maggiore rispetto a quella che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso arco di tempo. Questo tipo di abbuffata è misurabile in termini di quantità e si basa su un confronto oggettivo con le abitudini alimentari della popolazione generale.

Abbuffata Soggettiva

Al contrario, un’abbuffata soggettiva si verifica quando la quantità di cibo consumata non è elevata in termini assoluti, ma è percepita dalla persona come eccessiva. In questo caso, l’abbuffata è definita dalla sensazione individuale di aver mangiato troppo, piuttosto che da una misurazione oggettiva della quantità di cibo ingerito.

Sensazione di Perdita di Controllo

Un elemento comune a molte abbuffate è la sensazione di perdita di controllo durante l’episodio. Questo significa che la persona sente di non poter smettere di mangiare o di non poter controllare cosa o quanto sta mangiando. Questa sensazione di perdita di controllo è spesso associata a un comportamento alimentare disordinato e può essere un indicatore chiave di un problema più profondo.

Iperfagia

L’iperfagia, invece, si riferisce a un aumento dell’assunzione di cibo che non è accompagnato dalla sensazione di perdita di controllo. Anche l’iperfagia può essere suddivisa in due categorie:

  1. Iperfagia Oggettiva: La quantità di cibo consumata è effettivamente elevata, simile all’abbuffata oggettiva.
  2. Iperfagia Soggettiva: La quantità di cibo consumata non è elevata in termini assoluti, ma è percepita come tale dalla persona.

Comprendere le diverse forme di abbuffate e iperfagia è fondamentale per una diagnosi accurata e per lo sviluppo di strategie di trattamento efficaci. Ogni tipo di comportamento alimentare disordinato ha caratteristiche distintive che richiedono un approccio personalizzato per il trattamento e il supporto psicologico.

Fattori di rischio per chi soffre di Binge Eating Disorder

I dati presenti in letteratura indicano un coinvolgimento di diversi fattori nell’insorgenza di BED:

  • genetici
  • neuroendocrini
  • evolutivo attaccamentali, nello specifico attaccamenti insicuri, con madri concentrate sul potere ed invischianti, caratterizzate dall’utilizzare il cibo come risposta polifunzionale per soddisfare ogni bisogno (Brunch, 1973)
  • sociali

Sembrerebbero rivestire un ruolo cruciale le esperienze di vita avverse in epoca infantile, la presenza di disturbi depressivi nei genitori, la tendenza all’obesità e la ripetuta esposizione a commenti negativi riguardanti l’aspetto fisico.

I Principali Fattori Scatenanti delle Abbuffate

Le abbuffate possono essere innescate da una varietà di fattori, tra cui:

Sensazioni ed Emozioni Spiacevoli

  • Tristezza
  • Tensione
  • Solitudine
  • Noia
  • Rabbia

Dieta Ferrea

  • Restrizioni alimentari eccessive
  • Regole rigide su quantità e qualità del cibo

Rompere una Regola Dietetica

  • Trasgressione delle proprie regole alimentari
  • Frustrazione derivante dal non rispettare i propri standard dietetici

Tempo Non Programmato

  • Periodi di inattività
  • Sensazione di vuoto da riempire simbolicamente con il cibo

Bere Alcolici

  • Riduzione della capacità di resistere alla fame
  • Indebolimento del giudizio

Stress

  • Stress cronico o acuto come catalizzatore per abbuffate
  • Utilizzo del cibo come meccanismo di coping

Bassa Autostima

  • Uso del cibo per gestire sentimenti negativi su se stessi
  • Abbuffate come risposta a una scarsa percezione di sé

Disturbi Alimentari Pregressi

  • Storia di anoressia nervosa o bulimia
  • Vulnerabilità aumentata a episodi di abbuffate

Influenze Sociali

  • Pressioni sociali che enfatizzano il consumo eccessivo di cibo
  • Influenza di ambienti sociali o culturali

Modelli Familiari

  • Storia familiare di comportamenti alimentari disordinati
  • Dinamiche familiari stressanti o disfunzionali

Alterazioni Ormonali

  • Cambiamenti legati al ciclo mestruale
  • Altri squilibri ormonali che influenzano l’appetito

Fattori Genetici

  • Predisposizione genetica a comportamenti alimentari disordinati
  • Storia familiare di disturbi alimentari

Disturbi del Sonno

  • Mancanza di sonno
  • Disturbi del sonno che alterano gli ormoni della fame

Accesso Facilitato al Cibo

  • Disponibilità immediata di grandi quantità di cibo, soprattutto cibo spazzatura
  • Situazioni che rendono il cibo facilmente accessibile

Evitare Emozioni

  • Uso del cibo per evitare di affrontare emozioni difficili o dolorose
  • Abbuffate come meccanismo per distogliere l’attenzione dai problemi emotivi
Conseguenze Psicologiche delle Abbuffate

Conseguenze Psicologiche delle Abbuffate

Le abbuffate possono portare a diverse conseguenze negative dal punto di vista psicologico. Ecco le principali e più comuni:

  • Senso di Colpa e Vergogna: Sentimenti intensi di colpa e vergogna dopo gli episodi di abbuffata.
  • Bassa Autostima: Percezione negativa di sé e sensazione di fallimento personale.
  • Depressione: Sintomi depressivi che possono essere esacerbati dalle abbuffate frequenti.
  • Ansia: Aumento dell’ansia sia come causa che conseguenza delle abbuffate.
  • Isolamento Sociale: Ritirarsi socialmente per evitare situazioni imbarazzanti o giudicanti.
  • Ciclo di Dieta Yo-Yo: Ripetuti cicli di perdita e aumento di peso che danneggiano la salute mentale.
  • Distorsione dell’Immagine Corporea: Percezione negativa e distorta del proprio corpo.

Queste conseguenze possono influire significativamente sul benessere e sulla qualità della vita delle persone, richiedendo interventi mirati e supporto psicologico.

La mente di una persona che abbuffa

Il modello interpretativo cognitivo comportamentale prevede due meccanismi alla base dello scatenamento delle abbuffate:

Il modello del blocco emozionale, secondo il quale l’abbuffata è necessaria per allontanare dalla coscienza le emozioni negative, focalizzandosi su quelle positive indotte dal cibo.

La fuga dalla consapevolezza, secondo cui i pazienti affetti sono convinti, non solo di non essere in grado di tollerare le emozioni negative, ma anche di non poter agire in alcun modo per evitare che si verifichino gli eventi che le inducono.

Il percorso terapeutico per chi soffre di Binge Eating Disorder

L’intervento proposto per il trattamento di questo disturbo è integrato: psicoterapeutico e medico-nutrizionale.

Dal punto di vista psicoterapico è fondamentale lavorare sui meccanismi cognitivi ed emotivi alla base del disturbo, vagliando modalità comportamentali più funzionali volte alla gestione dei medesimi.

Per chi fosse interessato è possibile richiedere un consulto o ricevere maggiori informazioni presso una delle nostre sedi chiamando  02 33296 673 o  375 56 81 922 

Bibliografia

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