Il benessere sessuale sta acquisendo sempre maggior rilievo e importanza nella vita delle persone. E’ diventato un motivo per cui si chiede aiuto a professionisti specializzati, non solo quando si parla di patologia.

Inoltre la sessualità, che prima era riconosciuta esclusivamente come aspetto maschile, negli ultimi 50 anni ha suscitato maggior attenzione anche nella donna.

Data la funzione primaria del rapporto sessuale, l’orgasmo maschile è necessario per la riproduzione, cosa non necessaria nella donna che può rimanere gravida anche senza il raggiungimento del piacere. Oggi il benessere sessuale della donna ha sempre maggior rilevanza all’interno di una coppia.

Il ciclo di risposta sessuale

Cosa succede durante l’attività sessuale?

Il ciclo di risposta sessuale è stato schematizzato da Master & Johnson (1966) secondo quattro fasi successive:

  • eccitamento: è la fase caratterizzata dalle sensazioni di piacere. Questa fase è la più lunga e può essere mantenuta da stimoli tattili, visivi o anche da fantasie. Nell’uomo vi è l’erezione e l’ingrossamento dei testicoli; nella donna invece aumenta la lubrificazione vaginale. In entrambi potrebbe aumentare la frequenza cardiaca, la frequenza respiratoria e la tensione muscolare;
  • plateau: dato l’aumentare dell’eccitazione questa fase è definita come il momento di culmine dell’eccitamento al quale seguirà l’orgasmo;
  • orgasmo: è la fase in cui il piacere raggiunge l’apice. Vi è la percezione di perdita di controllo ed è accompagnata da contrazioni sia nell’uomo che nella donna. Nell’uomo è il momento dell’eiaculazione;
  • risoluzione: in questa fase il corpo torna a uno stato di quiete pre – eccitazione. Il corpo si rilassa e di distende e si esperisce un benessere generale. L’uomo tende a disattivarsi rapidamente e ad avere un “periodo refrattario” momento nel quale è inattivo e poco sensibile alle stimolazioni. Questo non avviene nella donna che, al contrario, può riattivare il ciclo di risposta sessuale se adeguatamente stimolata.

Da sottolineare come il ciclo di risposta sessuale possa subire variazioni nelle diverse fasi di vita e in base al contesto, ad esempio all’aumentare dell’età è necessario maggior tempo per raggiungere l’eccitazione e il periodo refrattario si dilata. Queste fasi sono presenti sia nell’uomo che nella donna, per la quale però possono risultare meno lineari e più frastagliate.

In seguito è stata aggiunta un’ulteriore fase, quella del desiderio (Kaplan, 1979), che precede l’eccitazione ed è caratterizzata dalla presenza di fantasie – pensieri, immagini – che facilitano la ricerca di attività sessuali.

Cosa vuol dire avere difficoltà in una fase del ciclo di risposta sessuale?

In base a queste fasi della risposta sessuale si possono identificare le disfunzioni sessuali.

Per Disfunzioni Sessuali si intende un gruppo eterogeneo di condizioni tipicamente caratterizzate da alterazioni clinicamente significative nel ciclo di risposta sessuale oppure da dolore associato a rapporti ed esperienze sessuali.

Infatti, i disturbi – sia maschili che femminili – possono essere suddivisi le fasi del ciclo di risposta sessuale che coinvolgono:

Disturbi del desiderio sessuale:

  • Dist. da desiderio ipoattivo: definito come perdita di interesse per l’attività sessuale e fantasie sessuali;
  • Dist. da avversione sessuale: inteso come persistente e ricorrente estrema avversione  ed evitamento di tutti (o quasi tutti) i contatti sessuali genitali con un partner sessuale con conseguente disagio e difficoltà interpersonali;

 

Disturbi dell’eccitazione sessuale:

  • Dist. dell’eccitazione sessuale femminile: persistente o ricorrente incapacità di raggiungere, o mantenere, fino al compimento dell’attività sessuale, un’adeguata risposta di eccitazione sessuale con conseguente disagio e difficoltà interpersonali;
  • Dist. maschile dell’erezione (disfunzione erettile): persistente o ricorrente impossibilità a raggiungere, o a mantenere, un’erezione adeguata fino al completamento dell’attività sessuale con conseguente disagio e difficoltà interpersonali;

Disturbi dell’orgasmo:

  • Dist. dell’orgasmo femminile: persistente o ricorrente ritardo, o assenza, dell’orgamo dopo una fase di eccitazione sessuale normale con conseguente disagio e difficoltà interpersonali;
  • Dist. dell’orgasmo maschile: persistente o ricorrente ritardo o assenza, dell’orgasmo dopo una normale fase di eccitazione sessuale nell’ambito di una attività sessuale adeguata. Questo comporta conseguente disagio e difficoltà interpersonali;
  • Eiaculazione precoce: persistente e ricorrente eiaculazione a seguito di una minima stimolazione sessuale prima, durante, o poco dopo la penetrazione e prima che il soggetto lo desideri. Tale anomalia causa disagio e difficoltà interpersonali;

Disturbi da dolore sessuale:

  •  Dispareunia (ricorrente e persistente dolore genitale associato al rapporto sessuale con conseguente disagio e difficoltà interpersonali)
  • Vaginismo (ricorrente e persistente spasmo involontario della muscolatura del terzo esterno della vagina, che interferisce con il rapporto sessuale e che causa disagio e difficoltà interpersonali).

Infine, il DSM-IV-TR aggiunge le disfunzioni sessuali indotte da sostanze o dovute da condizioni mediche generali.

Bibliografia

Masters W. H., Johnson V. E. (1966), Human Sexual Response. Boston, Little, Brown.

DSM-IV-TR

Articolo Scritto dalla dott.ssa Giada Sere Psicologa e Psicoterapeuta Presso la Sede di Saronno

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