Il fenomeno del gesto suicidario

Affrontando questa tematica del gesto suicidario è necessario distinguere l’ideazione suicidaria e i comportamenti associati al suicidio. La prima è costituita da pensieri connessi al suicidio e alla pianificazione dello stesso. Può raggiungere livelli di gravità differenti a seconda della specificità dei piani di suicidio e del grado dell’intento suicidario.

Comportamenti legati al gesto suicidario

I comportamenti associati al suicidio includono:

  • il suicidio completato, quando il soggetto ha intenzione di morire e porta compimento l’atto;
  • il tentativo di suicidio, quando il soggetto ha intenzione di morire, ma il comportamento non conduce ad un esito letale;
  • l’autolesione, quando un atto risulta potenzialmente dannoso a prescindere dal motivo con cui viene agito.

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), negli ultimi 45 anni il tasso di suicidio è cresciuto del 65% in tutto il mondo.

Suicidio: una delle principali cause di morte

Oggi il suicidio è considerato una delle tre principali cause di morte fra gli individui di età compresa tra i 15 e i 44 anni, in entrambi i sessi. I tentati suicidio, ovvero gesti di autolesionismo che vogliono portare al decesso, ma che non lo comportano, sono 20 volte più frequenti.

Più del 90% dei casi totali di suicidio sono associati a disturbi mentali, soprattutto depressione, abuso di sostanze e disturbo della condotta. Uno studio ha indicato l’insonnia come ulteriore fattore di rischio per la depressione (Baglioni et al. 2011). Questa relazione potrebbe spiegare la correlazione tra deprivazione di sonno e comportamenti a rischio per il suicidio. Alla base tuttavia vi sono numerosi fattori socioculturali, come ad esempio crisi socioeconomica, familiare ed individuale.

Prevenzione al gesto suicidario

Sebbene alcuni gesti siano imprevedibili anche per familiari e parenti, nella maggior parte dei casi, i segnali sono evidenti. Pertanto ogni minaccia o tentativo di suicidio devono essere presi in considerazione e valutati come evidente segnale di malessere dell’individuo. Se ignorati potrebbero comportare la morte del soggetto.

Supporto psicologico

Alla base di questo agito potrebbe celarsi un profondo malessere che familiari, parenti, amici, insegnanti e figure educative sono tenuti a segnalare alle figure sanitarie, quali medici di base, medico psichiatra, psicologo, nell’ottica della tutela della persona. Potranno essere, in tal senso, predisposti dei percorsi di sostegno alla persona, sia di tipo psicoterapico, sia farmacologico.

Contatta i professionisti del Centro InTerapia per fissare un colloquio, tramite mail [email protected] o chiamando ai numeri 039 229 8136375 56 81 922

 

Bibliografia

  • Baglioni C, Battagliese G, Feige B, Spiegelhalder K, Niessen C, Voderholzer U, Riemann D (2011). Insomnia as a predictor of depression: a meta analytic evaluation of longitudial epidemiological studies. Journal of affective disorders.
  • Brent DA, Perper J, Goldstein C (2002). Risk factor for adolescentt suicide. A Comparison of adolescent suicide victims with suicidal inpatients, Archives of General Psychiatry.
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