I Disturbi Specifici dell’Apprendimento nel Corso degli Anni e il Tutor DSA

Nell’ultimo decennio in Italia, l’incidenza degli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) è aumentata significativamente, passando dal 0,9% degli alunni nell’anno scolastico 2010-2011 al 5,4% nel 2020-2021. Le percentuali implicano una necessità da parte degli specialisti e scuole di implementare delle misure di intervento.

Conseguentemente, il ruolo del tutor DSA, la figura di sostegno per studenti con DSA o con difficoltà di apprendimento, diventa sempre più rilevante nell’ambiente educativo. 

Cosa sono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento sono dei disturbi del neuro-sviluppo marcati da una difficoltà significativa nell’apprendimento di certe capacità, tra cui la dislessia (disturbo della lettura), la disortografia (disturbo della scrittura legato al codice linguistico), la disgrafia (disturbo della grafia) e la discalculia (disturbo dei numeri e delle operazioni numeriche). Questi disturbi possono coesistere in un individuo. 

È importante sottolineare che i DSA non sono correlati a disabilità intellettive; infatti, l’aspetto cardinale dei DSA è la discrepanza tra l’incapacità nell’apprendere in uno specifico contesto (lettura, problemi matematici ecc.) e il quoziente intellettivo che si trova sempre nella fascia media. Una delle difficoltà più emergenti negli individui con DSA è la resistenza all’automatizzazione di certi processi o abilità. 

I DSA fanno parte dell’assetto dei disturbi evolutivi specifici, I quali appartengono nella categoria dei bisogni educativi speciali (BES). Non tutti gli studenti con difficoltà nell’apprendimento hanno una diagnosi DSA. Gli studenti che pur non rientrando nei disturbi evolutivi specifici, manifestano delle difficoltà nel contesto educativo di breve o lunga durata, che sia di natura sociale, biologica, emotiva etc., rientrano nella stessa esigenza di interventi mirati per gestire le loro difficoltà.

La legge riguardante i Disturbi Specifici dell’Apprendimento 

La legge 170/2010 dell’8 ottobre riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia come disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e come cita l’articolo 5, comporta il provvedimento di strumenti dispensativi e compensativi per tutelare la flessibilità didattica.

Il ruolo significativo del Tutor DSA

Il Tutor DSA è un professionista specializzato nel supporto di bambini, adolescenti e giovani adulti con disturbi specifici dell’apprendimento. Collabora strettamente con genitori, insegnanti e specialisti clinici (psicologi, logopedisti, neuropsichiatri, ecc.) non solo per valutare le necessità degli studenti nel contesto educativo ma per costruire un piano di intervento individualizzato e integrato da attuare nel contesto extra-scolare e all’interno della scuola.

Gli interventi personalizzati: Un percorso verso lo studio autonomo ed efficace 

Questi interventi comprendono il doposcuola specialistico centrato sulla comprensione di metodi di studio efficaci, rinforzo di abilità cognitive e metacognitive e suggerimento di risorse; come gli strumenti compensativi (sintesi vocali, mappe, software didattici, ecc.) e dispensativi (modalità dei tempi nelle verifiche, riduzione di esercizi ecc.). 

Gli obiettivi possono variare da studente a studente, ma quelli centrali sono l’inclusione scolastica, la consapevolezza del sé e l’acquisizione di strategie funzionali per gestire lo studio. Oltre a ciò, aspetto cruciale di questi interventi è incentivare nell’alunno l’autonomia, l’autostima e la motivazione allo studio. 

Percorso formativo del Tutor DSA 

Nonostante non sia riconosciuto da un punto di vista legislativo, il titolo del tutor DSA è previsto solo per chi ha conseguito una formazione specifica presso master universitari o istituti specializzati. Queste formazioni offrono a psicologi e pedagogisti competenze teoriche e pratiche per affiancare i studenti DSA nel loro percorso di apprendimento. È quindi fondamentale che il tutor DSA abbia una profonda comprensione delle leggi italiane riguardanti i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, degli approcci didattici inclusivi e delle risorse tecnologiche di supporto.

Conclusione

Avere un DSA significa che, per ottenere gli stessi risultati degli altri nel campo delle prestazioni scolastiche e lavorative, è necessario seguire metodi diversi rispetto al resto della popolazione. Ciò non implica insufficienza, ma piuttosto richiede flessibilità. Il lavoro verso l’apprendimento e un’educazione flessibile è responsabilità dello studente, dei genitori e della scuola. 

Gli studenti con DSA hanno il diritto di sentirsi pari ai propri coetanei e di adottare un proprio metodo personalizzato di studio, invece di essere costretti a adattarsi a un sistema scolastico principalmente non progettato per loro.

Il ruolo del tutor DSA è quello del catalizzatore tra studente, scuola e genitori, con l’obiettivo di accompagnarli verso una maggiore flessibilità e consapevolezza nell’approccio dell’apprendimento, dello stile di pensiero e del comportamento. Per tale motivo, il riconoscimento di questa nuova figura rappresenta un passo significativo verso l’educazione inclusiva e comprensiva.

Bibliografia:

  • Ufficio di Statistica, Miur, (2022). I principali dati relativi agli alunni con DSA
  • Ufficiale, G. (2010). Legge 8 ottobre 2010, n. 170. Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico (10G0192).
  • Friso, G., Amadio, V., Paiano, A., Russo, M. R., & Cornoldi, C. (2012). Studio efficace per ragazzi con DSA. Trento: Erickson.
  • Tressoldi, P. E., & Vio, C. (2008). E’proprio così difficile distinguere difficoltà da disturbo di apprendimento?. Dislessia^^ oì. l, 139-146.

Articolo a cura della dott.ssa Nikoletta Sarakou Tutor Dsa presso la sede di Monza

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